San Bovio sconnessa alza la voce

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da inFolio, 30 Gennaio 2015

Navigare in Rete è un calvario e per parlare con il cellulare si deve cercare campo

A volte sono costretto ad andare perfino in terrazzo per trovare un po’ di campo con il telefonino». Ad affermarlo è Paolo Parigi, uno dei responsabili dell’associazione “Quei bovi di San Bovio”. Già, perché il quartiere da oltre un anno convive con un problema non indifferente: la poca ricezione per la telefonia cellulare e la mancanza di una connessione internet decente. Era lo scorso gennaio quando l’associazione aveva segnalato il forte disagio all’amministrazione Falletta; a distanza di un anno nulla è cambiato al punto che i residenti hanno chiesto anche all’attuale sindaco Zambon di intercedere in qualche modo finora però senza avere risposta. «Tutta San Bovio, eccezion fatta per gli uffici Microsoft, ha una connessione che viaggia a livelli preistorici» prosegue Parigi. «Oramai siamo in un’era che sempre più spesso capita di lavorare da casa e questo è un impedimento non da poco. Oltrettutto in un periodo in cui si sta attenti a risparmiare, nessuno può disdire la telefonia fissa come si è soliti fare perché i cellulari hanno pochissimo campo». Non solo. Alcuni “bovi” si sono informati sui piani di sviluppo della copertura di telefonia mobile da parte di alcuni gestori di rete e hanno scoperto che questi non riguardano il loro quartiere, nonostante da tempo gli stessi operatori siano stati informati della mancanza quasi totale di campo.  I potenziamenti futuri riguardano Linate e Bettola. Ma se per i telefonini la soluzione pare davvero complicata, per la connessione internet un escamotage potrebbe esserci: la dorsale ottica della rete provinciale a banda larga, che passa lungo Rivoltana. «All’amministrazione comunale» conclude Parigi, «abbiamo chiesto di intercedere per noi affinché ci si possa agganciare. Speriamo che qualcosa si muova. Non possiamo andare avanti così»

 

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